COSTA BRAVA E BARCELLONA

COSTA BRAVA E BARCELLONA

Barcellona & Co.

Ed ecco la nostra esperienza a Barcellona e dintorni. Come accade ormai regolarmene da tempo facciamo scegliere al destino la meta della “settimana d’aria” che ci possiamo concedere in agosto. E il destino ha voluto che ci calassimo nella realtà di Sant Cugat, cittadina di carattere a 15 km a nord di Barcellona. In questa vacanza dovremo accudire Grapas, il giovane gatto padrone della casa dove alloggeremo che si rivelerà molto ma molto dispettoso. Da Sant Cugat alterneremo giornate culturali alla scoperta della Barcellona più classica a giornate culinarie e balneari.

 Il primo giorno partenza da Pisa con Ryanair su Girona arrivo ore 22:30 e disbrigo delle pratiche del noleggio auto con Hertz (FireFly car rental). Considerata l’ora di arrivo optiamo per dormire in città, al B&B Red Bridge situato proprio all’accesso del Red Bridge. Scelta più che appropriata non la potevamo fare è proprio in centro. La proprietaria, molto perspicace, ha pensato bene di inviarci precedentemente la foto aerea dei parcheggi gratuiti più vicini e la foto dell’ingresso al B&B. Questo ci ha permesso di individuare immediatamente sia il parcheggio che l’entrata della struttura e vi assicuro che l’accesso al B&B non era intuitivo. Siamo così arrivati velocemente per poter fare una prima visita di Girona, sfruttando il fascino notturno.

Il secondo giorno partenza direzione Figueres per scoprire la terra del genio creativo: Salvador Dalí. In particolare la visita del Teatro museo Gala. La cittadina di per sè non ha niente da offrire, ci colpisce favorevolmente che pur essendo un luogo molto visitato dal turismo mondiale, si trova agevolmente parcheggio gratuito anche vicino al museo. Su le impressioni e commenti in merito al museo ogni visitatore recepisce in modo diverso. Finita la visita prevedevamo di andare verso casa -Sant Cugart- visitando le varie località della costa ma, ci accorgiamo, che occorre troppo tempo non essendoci una strada che fiancheggia costantemente il mare. Da Lloret de Mar invece imbocchiamo la strada la n° II che corre lungo la costa e ci porterà fino a Barcellona. Interrompiamo il percorso con la visita di Tossa de Mar, antico borgo medioevale della Costa Brava completamente circondato da mura e torri unite da un cammino sopraelevato percorribile a piedi da dove è possibile godere di scorci e panorami. Il mare è cristallino anche se la spiaggia è un pò affollata, “complici” i barconi turistici che a cadenza regolare caricano e scaricano carovane di persone. Proseguendo ci fermiamo in altre località marine, sosta per la cena e arrivo a casa alle 24:00, una giornata sfruttata in pieno. Messa l’auto in garage, saliamo a fare conoscenza di Grapas, il quale, come ci avevano avvisato i proprietari era ad aspettarci alla porta pronto per fuggire. Entrati capiamo subito che divideremo l’appartamento con un dispettoso felino, che nei giorni che separavano la partenza dei proprietari e il nostro arrivo, ha pensato bene di fare qualche “disastro”. Ha preso come toilette il bel divano bianco del salotto e lo ha sistemato con giochi di colore delle piu’ svariate sfumature marroni… Il terzo giorno lo dedichiamo alla logistica, conosciuto anche con il termine di cazzeggio; conoscenza del territorio, acquisto del biglietto più vantaggioso per visitare Barcellona, acquisto preventivo del biglietto per la Sagrada famigia (vivamente consigliato), acquisto di una sim con traffico internet per evitare di essere fregati con le sim italiane, giro del mercato locale, visita del bel monastero di Sant Cugat e passeggiata nel Parque Rural de la Torre Negra, dove si trova un bellissimo pino di oltre 230 anni che probabilmente se fosse stato in uno dei molti comuni italiani sarebbe stato tagliato perché ritenuto molto pericoloso! Il biglietto piu’ vantaggioso per noi è stato il T10, 10 corse a 10€ per la visita di Barcellona e il T20 (fascia 2) 20€ per 10 corse per la tratta Sant Cugat-Barcellona. Il biglietto non è nominativo quindi può essere usato anche per due persone per 5 corse, vale un’ora e mezza e si possono prendere tutti i mezzi basta che non siano dello stesso tipo es. treno, metro e bus ok ma non treno, metro, bus e di nuovo bus. Per la sim abbiamo scelto una ricaricabile YoiGo che lavora sulla rete Movistar, costo mensile del piano con 600mb di traffico 6€, costo prima ricarica 22€, quando è scarico si interrompe, fin quando il credito non è pari o superiore a 6€; per noi va benissimo in quanto prevediamo di tornare in Spagna a breve, quindi con 22€ ci siamo assicurati la copertura. In merito ai 600mb noi li abbiamo consumati tutti utilizzando il telefono come navigatore e non risparmiandosi nell’uso, scaricando spesso anche cose inutili. Per un mese probabilmente sono un pò pochini ma l’acquisto di nuovi gb non è oneroso.

Il terzo giorno lo dedichiamo alla logistica, conosciuto anche con il termine di cazzeggio; conoscenza del territorio, acquisto del biglietto più vantaggioso per visitare Barcellona, acquisto preventivo del biglietto per la Sagrada famigia (vivamente consigliato), acquisto di una sim con traffico internet per evitare di essere fregati con le sim italiane, giro del mercato locale, visita del bel monastero di Sant Cugat e passeggiata nel Parque Rural de la Torre Negra, dove si trova un bellissimo pino di oltre 230 anni che probabilmente se fosse stato in uno dei molti comuni italiani sarebbe stato tagliato perché ritenuto molto pericoloso! Il biglietto piu’ vantaggioso per noi è stato il T10, 10 corse a 10€ per la visita di Barcellona e il T20 (fascia 2) 20€ per 10 corse per la tratta Sant Cugat-Barcellona. Il biglietto non è nominativo quindi può essere usato anche per due persone per 5 corse, vale un’ora e mezza e si possono prendere tutti i mezzi basta che non siano dello stesso tipo es. treno, metro e bus ok ma non treno, metro, bus e di nuovo bus. Per la sim abbiamo scelto una ricaricabile YoiGo che lavora sulla rete Movistar, costo mensile del piano con 600mb di traffico 6€, costo prima ricarica 22€, quando è scarico si interrompe, fin quando il credito non è pari o superiore a 6€; per noi va benissimo in quanto prevediamo di tornare in Spagna a breve, quindi con 22€ ci siamo assicurati la copertura. In merito ai 600mb noi li abbiamo consumati tutti utilizzando il telefono come navigatore e non risparmiandosi nell’uso, scaricando spesso anche cose inutili. Per un mese probabilmente sono un pò pochini ma l’acquisto di nuovi gb non è oneroso.  

Il terzo, quarto e sesto giorno li dedichiamo alla visita delle varie attrazioni di Barcellona e ci accorgiamo che il giorno del cazzeggio, anche se necessario, adesso fa sentire la sua mancanza.

La Sagrada Familia

ci ha colpito intensamente, ogni parola è superflua, qui il genio che era in Gaudi raggiunge elevazioni impressionanti che tutto il resto che vedremo poi non sarà minimamente all’altezza. Abbiamo acquistato il biglietto online e ci siamo diretti all’entrata dedicata facendo così una fila con pochissime persone. Le file senza prenotazione sono improponibili.

Il Palau de la Música Catalana

la prima volta siamo rimbalzati perché c’era troppo da aspettare al che eravamo quasi dell’idea di saltarlo, poi proprio perché c’era rimasto del tempo abbiamo riprovato il sesto giorno; ci è stata proposta la visita con guida (obbligatoria) in catalano che per noi italiani è fattibilissima quindi decidiamo di entrare….stupendo, bellissimo al di là di ogni aspettativa. Queste sono senz’altro le due attrazioni che ci hanno colpito di piu’ ovvio che anche Parco Guell, la Pedrera, Palazzo Gaudì …comunque restano molto interessanti.

Le Ramblas

un unico grande viale, il luogo più emblematico di Barcellona, che attraversa il cuore vitale di questa città, sempre piena di gente

Il mercato coperto della Boqueria

uno dei più vivaci di Spagna, oltre duecento bancarelle che vendono ogni tipo di cibo fresco, dal pesce alla carne, alle verdure e alla frutta. L’occhio del visitatore è catturato da ogni leccornia gastronomica, ma la qualità è un po’ scaduta rispetto ad un tempo.

Palazzo Guell,

disegnato da Antoni Gaudì fa parte, come tutte le sue opere, del movimento del modernismo catalano ed è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

Parco Guell è una delle opere più conosciute di Gaudì, entrando dall’ingresso principale ci si trova davanti alla famosa salamandra che funge da fontana, e alla grande doppia scalinata che porta a quello che doveva essere il mercato coperto, con le numerose colonne. Proprio sopra la famosissima piazza con la panchina più lunga del mondo.

Il Barrio Gotico

era il centro nevralgico della  Barcellona medievale, e al suo interno è ancora possibile vedere, vicino agli edifici gotici anche quello che resta della originaria città di epoca romana

Casa Milà

“la Pedrera”

(la pietra) per il materiale di cui è fatta. Qui non ci sono ceramiche, ma la facciata si caratterizza per le sue forme curve e per le ringhiere in ferro dei terrazzini. Una delle particolarità della casa – e uno dei motivi per i quali vale la pena una visita – sono i suoi famosi comignoli che si trovano nel tetto a terrazza, alcuni li interpretano come guerrieri, come sculture o ancora tubi contorti che ricordano il movimento del fumo.

Casa Battlò

questa casa si trova a pochi metri dalla fermata della metro Passeig de Gracia. La caratteristica sono le sue forme inusuali ricoperte da tantissime ceramiche colorate e il tetto che, come un’onda, rappresenta la schiena di un drago (il drago di S. Giorgio, che è il simbolo della Catalunya)… Il tema del drago lo si ritrova nella chiocciola delle scale infatti il corrimano è praticamente la lunga spina dorsale di questo animale mitologico.

La Spiaggia Barceloneta

qualche ora spesa per passeggiare lungo i 4 km della Barcellona marinara e cenare in uno dei molti locali che cercano di stuzzicarti l’appetito. Né troverete per tutti i gusti da quelli con musica classica a quelli di tendenza con musica da discoteca. Noi abbiamo cenato “al più intimo” il Bestial che si trova alla fine della passeggiata, in prossimità del famoso pesce. Anche in questa occasione notiamo come gli spagnoli che, i luoghi comuni li vogliono al pari o peggio degli italiani, godino invece di servizi, da parte della municipalità e dello stato superiori ai nostri. Per evidenziarne qualcuno: le spiagge sono gestite ottimamente dal pubblico, tradotto docce/fontanelle funzionanti ovunque all’uscita della spiaggia, piattaforme in legno per chi ha handicap, spogliatoi con docce calde e tutto quello che una persona che va in spiaggia può avere bisogno, gratis o a prezzi simbolici; tutto nuovo o mantenuto perfettamente… Netturbini che svolgono anche mansioni di giardinaggio ovunque, anche nei giorni festivi, dignitosamente fieri del proprio mestiere. Parcheggi gratuiti anche in zone nevralgiche, si capisce che lo scopo non è guadagnare su tutto ma rendere un servizio alle persone nel loro tempo libero. Ce ne sarebbero molte altre ma diventerebbe una lista della spesa. Il sunto è che ad oggi ridotti come noi non c’è nessuno.

Il quinto giorno interrompiamo la visita culturale con una gita fuori porta, la destinazione è Sitiges per goderci un pò di villeggiatura marinara, un bel posticino base di molti barcellonesi. Raggiungiamo poi Tarragona, la città romana, sulla costa Dorada. Per la cena mangiamo benissimo a “La Caseta de Les Tres” in piazza del Forum, frequentato prevalentemente da clientela locale. Il settimo giorno Il rientro. Lasciamo Grapas e la sua casa, con il divano che ormai è in condizioni pietose. Ci dirigiamo verso Girona sempre percorrendo, fin quando ci è possibile, la strada n II, con sosta a San Pol de mar, cittadina non entusiasmante ma carina. Arriviamo a Girona verso le 14:00, per un ultimo giro ma i molti parcheggi gratuiti sono presi d’assalto, tanto che assistiamo a una furibonda lite tra un tedesco che aspettava da tempo che si liberasse il posto mentre prontamente un furbetto catalano, glielo soffia di sotto il naso, alla fine però il catalano è costretto a desistere, vista la furia del tedesco. Girona merita una visita rilassata, in quanto ha diversi scorci e monumenti. Per i catalani rappresenta la città tipo dove vorrebbero abitare proprio per la qualità della vita. Anche questo break volge al termine, Barcellona è una città da vedere sia che siate amanti della movida oppure no -come noi-; lo stesso vale per i dintorni e per la costa che offrono sia puro relax che puro divertimento, a voi la scelta!  

 Il quinto giorno

interrompiamo la visita culturale con una gita fuori porta, la destinazione è Sitiges per goderci un pò di villeggiatura marinara, un bel posticino base di molti barcellonesi. Raggiungiamo poi Tarragona, la città romana, sulla costa Dorada. Per la cena mangiamo benissimo a “La Caseta de Les Tres” in piazza del Forum, frequentato prevalentemente da clientela locale.

Il settimo giorno

Il rientro. Lasciamo Grapas e la sua casa, con il divano che ormai è in condizioni pietose. Ci dirigiamo verso Girona sempre percorrendo, fin quando ci è possibile, la strada n II, con sosta a San Pol de mar, cittadina non entusiasmante ma carina. Arriviamo a Girona verso le 14:00, per un ultimo giro ma i molti parcheggi gratuiti sono presi d’assalto, tanto che assistiamo a una furibonda lite tra un tedesco che aspettava da tempo che si liberasse il posto mentre prontamente un furbetto catalano, glielo soffia di sotto il naso, alla fine però il catalano è costretto a desistere, vista la furia del tedesco. Girona merita una visita rilassata, in quanto ha diversi scorci e monumenti. Per i catalani rappresenta la città tipo dove vorrebbero abitare proprio per la qualità della vita. Anche questo break volge al termine, Barcellona è una città da vedere sia che siate amanti della movida oppure no -come noi-; lo stesso vale per i dintorni e per la costa che offrono sia puro relax che puro divertimento, a voi la scelta!

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